martedì 28 aprile 2009

Notiziario comunale aprile 2004

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AMPLIAMENTO DELLA ZONA ARTIGIANALE-INDUSTRIALE
A MONTEMERLO?

TRE COSE CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE POTEVA
FARE E NON HA FATTO
In merito alla discussione avvenuta in Consiglio Comunale sulla nostra interrogazione relativa all’ipotesi di ampliamento della zona artigianale - industriale a Montemerlo, la “notizia” più importante non è certamente quella che il nostro Gruppo Consigliare ha “attaccato l’Amministrazione” ma è, invece, quella dell’assoluta mancanza di trasparenza in tutta questa vicenda.
Tre erano, e lo sono ancora, le cose che l’Amministrazione poteva fare e non ha fatto:
1 Noi contestiamo all’Amministrazione Comunale di non aver saputo coinvolgere in modo imparziale tutti i cittadini interessati dall’ipotetico ampliamento.
Dopo i contatti con l’UPA e UNINDUSTRIA, che ovviamente pro- muovono gli interessi dei propri associati, e dopo aver individuata la zona di espansione (perché l’area, diversamente da quanto dichiarato dalla Giunta, è stata sicuramente individuata , forse non ancora “definita” vista la cartina allegata alla risposta) l’Amministrazione Comunale non si è per niente preoccupata di convocare i proprietari dei terreni per illustrare scopo, tempi e metodi dell’iniziativa. Sicuramente non tutti i cittadini coinvolti in questa vicenda hanno avuto EGUALE LIBERTA ’ di poter promuovere i propri interessi o difendere i propri diritti. E’ inconcepibile che i proprietari delle aree siano stati “contattati” direttamente da altri privati per sapere degli intendimenti dell’Amministrazione Comunale;
2 Siamo fermamente convinti, e nel futuro porteremo avanti questo obiettivo, che la creazione o l’allargamento di aree artigianali- industriali, soprattutto per interventi di questa portata, deve necessariamente essere COORDINATA CON I COMUNI
LIMITROFI e non più a livello solamente comunale, se non addirittura per singola frazione così come ha fatto intendere il Sindaco durante il dibattito in Consiglio Comunale. Ora è evidente che questa Amministrazione non ha attivato nessun tavolo di concertazione chiesto invece espressamente dall’UPA e da UNINDUSTRIA nella loro lettera del 30.09.03; non si è minimamente interessata di coinvolgere le Amministrazioni dei Comuni Rovolon, Teolo, Saccolongo, ecc, per trovare una soluzione la più possibile condivisa da tutti, mettendo a frutto quelle che sono già le aree disponibili per insediamenti artigianali - industriali ( a Fossona, l’area ai confini tra i Comuni di Cervarese e Veggiano, il nuovo ampliamento nel Comune di Teolo, ecc.);
3 Mai come adesso si sente l’esigenza di condividere le scelte di politica urbanistica più importanti; l’urbanistica non può essere considerata come l’edilizia privata, ma dev’essere il più possibile “ PARTECIPATA ” attraverso forme di pubblicità, di consultazione e coinvolgimento della cittadinanza, soprattutto quando si parla di interventi di questa importanza. Ovviamente al momento delle decisioni chi sceglie, assumendosi tutti gli oneri e gli onori, è e dev’essere la maggioranza.
In questa vicenda, invece, l’Amministrazione non ha nemmeno ritenuto, dopo più di un anno , di informare il Consiglio Comunale su quello che stava accadendo ed è inconcepibile che per mesi si siano sentite le voci più disparate a Montemerlo in merito all’ampliamento della zona artigianale - industriale. Tutti sapevano ma non c’era nulla di ufficiale!
Per finire ci poniamo due domande:
  • Se non avessimo presentato questa interrogazione e sollevato pubblicamente la vicenda, di questo ipotetico ampliamento quando ne avremmo sentito parlare ? Quando tutto sarebbe stato già deciso, con il Consiglio Comunale costretto a fare la parte del “notaio” di decisioni prese do altri ?
  • Sulla cartina consegnataci è segnata una zona di ampliamento, tra l’altro ben definita (con la delimitazione dei lotti e dei parcheggi!). Sappiamo, però, che sono stati contatti altri privati, proprie tari di terreni esterni a quest’area. Ed allora, quale è la reale entità dell’ampliamento previsto?
I Consiglieri del Gruppo “Vivere Cervarese”
Giovanni Ceron e Cristiano Lanza

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